Cosa sono i CAM?
I CAM sono requisiti tecnici e ambientali che le pubbliche amministrazioni devono inserire nei bandi di gara per acquisti di beni, servizi e lavori. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale degli appalti lungo tutto il ciclo di vita.
Li definisce il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), con aggiornamenti periodici in base all’innovazione tecnologica e normativa.
Dove sono obbligatori?
I CAM sono obbligatori:
- in tutti gli appalti pubblici per le categorie merceologiche individuate dal MASE,
- per qualsiasi importo (non solo sopra soglia UE),
- per tutte le stazioni appaltanti (comuni, enti sanitari, scuole, ecc.).
Quali settori sono coperti dai CAM?
Ad oggi i CAM si applicano a decine di categorie tra cui:
- servizi di pulizia e sanificazione
- manutenzione del verde
- edilizia e costruzioni
- fornitura di arredi
- vigilanza privata
- ICT, stampanti, hardware
- ristorazione collettiva
Per l’elenco completo, consulta la pagina ufficiale sulle categorie oggetto di CAM.
Come li applica l’impresa?
L’impresa deve leggere attentamente la sezione CAM del capitolato. Alcuni criteri sono obbligatori, altri premiali. Per ciascun requisito serve una dichiarazione, una prova o un certificato (es. Ecolabel, ISO 14001, FSC, ecc.).
CAM e punteggio tecnico
Molte stazioni appaltanti premiano l’offerta tecnica che supera i CAM minimi. Proporre soluzioni migliorative (es. riduzione consumi, packaging ecologico, formazione ambientale) può fare la differenza nel punteggio.
📌 Conclusione
I CAM sono la nuova normalità per chi partecipa a gare pubbliche. Non basta rispettarli: bisogna saperli integrare strategicamente nell’offerta tecnica per ottenere punteggio e competitività.