L’offerta economica in gara, molti pensano che basti offrire il prezzo più basso per vincere una gara. Ma l’esperienza ci insegna che un’offerta economica mal calibrata può portare all’esclusione o a una perdita economica. Ecco cosa devi sapere.

1. Il peso dell’offerta economica nel punteggio finale

Ogni gara ha un punteggio massimo assegnabile all’offerta economica. Nei bandi OEPV (Offerta economicamente più vantaggiosa), questo peso varia normalmente dal 20% al 30%. Più il punteggio tecnico pesa, meno conviene forzare il ribasso.

2. Attenzione alle formule di calcolo del punteggio

Ogni disciplinare specifica una formula: proporzionale, inversa, antisimmetrica… Leggila con attenzione. In alcune formule il ribasso massimo non è il più premiato!

3. Ribasso eccessivo = rischio operativo

Un ribasso troppo aggressivo può farti vincere, ma a che prezzo? Se non copri il costo della manodopera o degli obblighi contrattuali, rischi penali, rescissioni e danni reputazionali.

4. L’equilibrio tra competitività e sostenibilità

Un buon ribasso è sostenibile, motivato e supportato da una solida analisi dei costi. Meglio perdere una gara che vincerla con un’offerta in perdita e soprattutto se non sei più che preparato non toccare i Costi della Manodopera quando sono indicati.

5. Quando ha senso “spingere” sull’offerta economica

Solo se:

  • hai economie di scala consolidate
  • il servizio è standardizzato e ripetibile
  • l’offerta tecnica non è discriminante
  • hai già recuperato parte dei costi tramite altre commesse

📌 Conclusione

L’offerta economica è uno strumento potente, ma va dosata con strategia. Il successo sta nell’equilibrio tra valore offerto e sostenibilità aziendale.