Partecipare a un appalto green può essere un’occasione straordinaria per le imprese sostenibili. Ma molte offerte vengono penalizzate da errori evitabili. Ecco i 5 errori da evitare negli appalti green  — e come prevenirli.

1. Ignorare i CAM o considerarli secondari

I Criteri Ambientali Minimi sono obbligatori. Ignorarli o trattarli come un allegato secondario è un errore grave. Vanno analizzati, dimostrati e valorizzati punto per punto.

2. Dichiarazioni ambientali generiche

Errori da evitare nelle gare d’appalto green: scrivere “la nostra azienda è attenta all’ambiente” non basta. Servono numeri, KPI, riferimenti a certificazioni, metodologie di calcolo. Meglio una frase misurabile che cinque slogan.

3. Offerte tecniche scollegate dalla sostenibilitĂ 

Molti concorrenti trattano la sostenibilità come una sezione a parte. Gli errori da evitare negli appalti green. Ma nei bandi più evoluti, l’approccio green deve permeare tutto: organizzazione del servizio, logistica, strumenti, controlli.

4. Non allegare le prove o documenti richiesti

Se il CAM richiede etichette ecologiche, certificazioni o schede prodotto, vanno allegati chiaramente, normalmente c’è una sezione apposita della Piattaforma.

In mancanza, la Commissione di Gara potrebbe decidere di l’attribuzione di zero punti anche se l’azienda ha rispettato tutti i requisiti o per lo meno ha risposto alle domande on/off

5. Puntare solo sul prezzo anzichĂŠ sulla qualitĂ  ambientale

Nei bandi con OEPV (Offerta economicamente più vantaggiosa), l’elemento ambientale può incidere fino al 30–40% del punteggio. Non investire sulla qualità sostenibile ma soprattutto non aggiornata è una scelta miope. Questo è uno degli errori principali da evitare negli appalti green.


📌 Conclusione

Gli appalti verdi richiedono rigore, metodo e visione. Evitare questi errori è il primo passo per entrare nel mercato pubblico con una reputazione sostenibile e risultati concreti.